La casualità ha voluto che iniziassimo a progettare questa rubrica proprio nei giorni in cui ci lasciava uno dei più grandi maestri della Land Art: Christo. Non possiamo perciò far altro che iniziare questo racconto parlando di questo artista recentemente scomparso e di uno dei suoi interventi più recenti: The Floating Piers.
Christo Yavachev nacque nel 1935 in Bulgaria, ma riuscì già da giovanissimo a lasciare il blocco comunista e sviluppò la sua carriera principalmente in Francia – dove aderì a uno dei più importanti movimenti artistici degli anni ‘60, il Nouveau Realisme – e negli Stati Uniti.
In Francia conobbe inoltre Jeanne-Claude Denat de Guillebon, artista che divenne sua compagna sia nella vita che nella professione artistica.
Le monumentali opere di Christo e Jeanne-Claude furono costituite da interventi che alterano prepotentemente – ma in maniera sempre temporanea e reversibile – il paesaggio, cambiandone radicalmente la percezione e sconvolgendo inevitabilmente l’osservatore.
Celebri i loro “impacchettamenti” di edifici e monumenti, dal Reichstag di Berlino al Pont Neuf di Parigi, ma anche altri interventi come Valley Courtain, un maestosa tenda teatrale di 14.000 metri quadri che nascose alla vista una valle tra le Montagne Rocciose, e The Umbrellas, intervento attraverso il quale piantarono circa 3.000 ombrelli colorati collegando metaforicamente una valle in California e un’altra in Giappone.
Alle spalle di questi interventi, la cui durata è spesso limitata nel tempo, ci sono lunghi processi di ricerca e studio di processi creativi e tecnici, ma anche delle location adeguate. In oltre 40 anni di carriera la coppia ne realizzò solamente 23.
The Floating Piers fu il primo progetto su larga scala realizzato da Christo dopo la scomparsa di Jeanne-Claude, avvenuta nel 2009. Consisteva in una lunga passerella pedonale galleggiante che, nel 2016, collegò il paese di Sulzano con le isole di Monte Isola e San Paolo, nel Lago d’Iseo.
Christo iniziò ben due anni prima la ricerca di un luogo adatto per la realizzazione di questo monumentale progetto e trovò nel Lago d’Iseo lo scenario ideale per portare a compimento il suo lavoro.
La realizzazione di questa installazione coinvolse numerosi attori del territorio: i comuni, l’autorità del Bacino del Lago, ma anche diverse aziende locali alle quali furono commissionati i 220.000 cubi di polietilene che andarono a costituire la struttura portante dei pontili e altre componenti dell’opera. Il risultato finale fu una passerella galleggiante lunga oltre 3 Km e dalla larghezza di 16 metri, ricoperta da oltre 70.000 metri quadri di tessuto di nylon color dalia ma capace di modificare le sue sfumature in base all’umidità.
La passerella di Christo, aperta al pubblico il 18 giugno 2016 e smantellata dopo 16 giorni, consentì a circa un milione e mezzo di persone di vivere l’esperienza unica ed emozionante di camminare sull’acqua. Cambiò inoltre, per un periodo limitato ma indimenticabile, la percezione stessa del panorama del Lago d’Iseo, offrendo contemporaneamente la possibilità di vivere quell’ambiente da un punto di vista completamente nuovo, mostrandone angoli nascosti e prospettive inaspettate.
Al seguito della sua chiusura, le componenti costitutive di The Floating Piers sono state tutte rimosse e riciclate, lasciando del tutto inalterato e privo di impatti il paesaggio del Lago. L’installazione, inoltre, è stata interamente finanziata dall’artista stesso, attraverso la vendita a collezionisti e appassionati dei bozzetti e dei progetti preparatori dell’opera.
PER APPROFONDIRE:
https://christojeanneclaude. net/projects/the-floating-piers
http://archive.thefloatingpiers. com/il-progetto-it
https://visitlakeiseo.info/arte-e -cultura/the-floating-piers