Zenit APS - Ente del Terzo Settore
Via Roma N.57 | 09019 TEULADA | CF 92252100927
zenit@zenitaps.org

Esperienze di Arte Pubblica in Italia – – 3 – Legarsi alla montagna – Il racconto reso arte per legare una comunità intera 

Nel 1979, il sindaco di Ulassai (Nu) chiese a Maria Lai, artista originaria del centro ogliastrino ma 

già affermata a livello nazionale, di realizzare un monumento ai caduti per il paese. L’artista rifiutò la richiesta, proponendo invece di realizzare un’opera per i vivi. 

Nasce da questo episodio, non senza difficoltà, Legarsi alla Montagna, una straordinaria esperienza artistica che l’8 settembre 1981 coinvolse l’intera comunità di Ulassai e che è da molti considerata la prima opera della cosiddetta “arte relazionale”, quella cioè realizzata attraverso la partecipazione attiva di un pubblico alla costruzione dell’opera. 

Maria Lai, nata nel 1919 a Ulassai, aveva costruito gran parte della sua carriera tra Venezia, la Sardegna e Roma, ma senza che venisse mai meno il suo stretto rapporto con la sua terra d’origine e con i suoi simboli, le sue tradizioni, la sua cultura materiale e immateriale. 

Proprio come conseguenza di questo rapporto intimo con i valori popolari e artigianali della sua terra natia – primi fra tutti il telaio, il filato e la panificazione – e con i suoi miti e le sue fiabe, l’artista costruì una sua personale simbologia fatta di pani, lenzuoli e “libri cuciti”, nei quali il valore materico e connettivo del filo si sostituisce a quello grafico delle parole. 

Legarsi alla montagna nasce da un racconto popolare, la leggenda del nastro celeste, secondo cui una bambina si sarebbe salvata dal crollo di una grotta nelle vicinanze del paese perché attratta dallo sventolare di un nastro portato dal vento. Proprio questo nastro divenne per Maria Lai il simbolo e lo strumento con cui legare, letteralmente, l’intera comunità di Ulassai al Monte Gedili, che sovrasta il paese.
La Lai chiese ai suoi compaesani di contribuire attivamente alla realizzazione dell’opera. Gli abitanti erano, infatti, invitati a passare ai propri vicini il nastro celeste, stringendo inoltre dei nodi o appendendo il tradizionale “pani pintau” (il pane tipico delle cerimonie) tra le case degli abitanti con cui esisteva un rapporto di amicizia. Le persone, in questo modo, non erano solo chiamate a svolgere meccanicamente un compito, ma anche ad assumersi pubblicamente una responsabilità rispetto al tema delle relazioni interpersonali di vicinato. 

Il paese di Ulassai fu così interamente legato con il nastro celeste – ne vennero utilizzati circa 27 Km – e poi congiunto alla montagna, grazie a degli scalatori. Quest’ultimo atto diede il via a una festa, che possiamo rivivere attraverso il film Legare Collegare realizzato per l’occasione da Tonino Casula e le foto di Piero Berengo Gardin. 

Legarsi alla montagna non fu solo uno straordinario simbolo del valore salvifico dell’arte, ma portò l’arte stessa a interrogarsi sul concetto di comunità e sui rapporti che sono realmente alla base di questa, ma anche sul modo in cui una popolazione può, attraverso un’operazione corale, modificare e riscrivere un luogo e la sua identità. Un’operazione modernissima che rappresenta innegabilmente un caso unico per l’epoca, tanto che solo nel pieno degli anni Novanta temi quali la scelta di un territorio specifico come ambito operativo o l’importanza del recupero di una memoria identitaria tornarono ad essere materia d’interesse per gli artisti. 

PER APPROFONDIRE

http://www.stazionedellarte.com/maria-lai/

https://www.raiplayradio.it/video/2019/05/Legarsi-alla-montagna-di-Maria-Lai-7f04b95b-4885-4395-b7d7-23c4a9c7c3c0.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Legarsi_alla_montagna

https://www.domusweb.it/it/arte/2013/04/24/maria_lai_legarsi_alla_montagna
https://www.artwort.com/2017/04/11/speciali/cult/maria-lai-legarsi-alla-montagna/

https://www.ibs.it/arte-nello-spazio-urbano-esperienza-libro-alessandra-pioselli/e/9788860101631?inventoryId=47712947

https://www.ibs.it/biennale-di-venezia-57a-esposizione-libro-vari/e/9788898727063

Tags: , , ,